Nella Lettera agli Efesini (3:18-19) l’apostolo Paolo afferma che, per mezzo di una fede che cresce e che matura, è possibile comprendere «la larghezza, la lunghezza, la profondità e l’altezza dell’amore di Cristo, che sopravanza ogni conoscenza». Una promessa letteralmente straordinaria: conoscere «radicati e fondati nell’amore», ciò che è al di là della conoscenza per come normalmente la intendiamo.
Ci vengono indicate quattro dimensioni: scorriamole assieme, con qualche semplice osservazione e citazione. Al lettore chiediamo di provare a seguire leggendo i brani biblici che indichiamo, per trovare riscontro nel testo biblico e prendere – o aumentare – la propria confidenza con la Parola del Signore. A ciascuno, poi, spetta decidere se far abitare Cristo nel nostro cuore per mezzo della fede, come possiamo leggere nel versetto precedente a quelli sopra citati.
LARGHEZZA. Il proposito di Dio è che tutti gli uomini, senza distinzione di razza, di status sociale, di sesso o altro, giungano a conoscenza della Verità e, seguendola, possano essere salvati. L’amore di Dio in Cristo è esteso a tutti, poi dipende ovviamente dalla risposta di ciascuno… (Vangelo di Matteo 28:18-20; Lettera ai Galati 3:28; 1ª Lettera a Timoteo 2:4).
LUNGHEZZA. L’amore di Dio non viene mai meno, non può essere scalfito da nulla e dura in eterno: è presente da sempre, è concreto ed evidente al presente (per chi vuole vederlo e farne esperienza, al di là delle brutture e degli orrori di questo mondo) e si proietta nell’eternità (1ª Corinzi 13:8; Efesini 1:4-5; 1ª Lettera di Pietro 3:9; Lettera ai Romani 8:18ss.)
PROFONDITÀ: Dio ci ha così profondamente amati da farsi uomo e sacrificarsi per i nostri peccati, morendo di una morte fra le più atroci pur di farci capire quanto tiene a ciascuno di noi, mettendo a nostra disposizione il suo perdono: non perdiamo l’occasione, rispondiamo a questo immenso appello di amore! (Vangelo di Giovanni 3.16; Lettera ai Romani 8:32; 2ª Lettera ai Corinzi 5:18-21; Lettera agli Ebrei 4:15)
ALTEZZA: Se rispondiamo all’amore di Dio, per fare la sua volontà, i nostri nomi saranno scritti lassù nei cieli, ovvero nella dimensione trascendente di Dio. Tradotto: il Signore Gesù preparerà un posto per noi nella vita eterna, allorché godremo di ogni possibile benedizione spirituale e saremo partecipi della gloria di Dio (Vangelo di Luca 10:20; Vangelo di Giovanni 14:1-2; Lettera agli Efesini 1:3; Lettera ai Filippesi 3:20-21)
È mai possibile non essere attirati da prospettive di questo genere?!? Proseguendo nello scrivere agli Efesini (3:19-21), Paolo ci incoraggia assicurandoci che è possibile essere «ripieni di tutta la pienezza di Dio»: una larga, lunga, profonda e alta comunione con Lui. Sembra incredibile, ma è così. E, sapendo che di fronte a tutto ciò potremmo essere colti da almeno una dose di incredulità, aggiunge che Dio è davvero in grado (altrimenti, che Dio sarebbe?) di «fare smisuratamente al di là di quanto chiediamo o pensiamo»; e per questo aggiunge, rivolgendosi proprio a Dio: «A lui sia la gloria nella chiesa in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli». Crediamoci, avviciniamoci al Vangelo!
Valerio Marchi