«Ti scrivo queste cose sperando di venir presto da te, affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità» (1ª Lettera di Paolo a Timoteo 3:14-15).
Difficile è la vita del cristiano secondo il Nuovo Patto stabilito da Dio in Gesù di Nazareth. Il mondo di oggi, con la sua filosofia posticcia e a buon mercato, con la sua superficialità di giudizio, con l’ignoranza della Parola del Signore, ritiene diversamente, sicché pare che nel cristianesimo, in fin dei conti, tutto si riduca a non fare del male al prossimo, a non violare le leggi e a rimettere alla bontà divina l’esito della propria vita. Questo modo di pensare è assai pericoloso ai fini della salvezza. Infatti, chiunque dotato di un’infarinatura scritturale e di un minimo di buon senso non farà fatica a comprendere quanto diverse siano le cose sotto l’aspetto biblico. Qui cade a proposito un commento istantaneo a 1ª Timoteo 3:14-15.
Ti scrivo queste cose.
Lo Spirito ha disposto la rivelazione divina nella Sacra Scrittura. L’immutabile Vangelo di Gesù (Galati 1:6ss.) è indispensabile per la salvezza del credente (Romani 1:16s; 2ª Timoteo 3:16ss.). Badando a se stesso e all’insegnamento, nonché perseverando nelle cose di Dio, il cristiano salverà se stesso e coloro che lo ascoltano (1ª Timoteo 4:16).
Sperando di venire presto da te.
Occorre notare che il Signore non ha mai lasciato soli i credenti (Matteo 28:18-20). Attraverso gli scritti apostolici e la vera fede (Efesini 3:17), Gesù è sempre presente presso di noi: quando egli bussa, lasciamolo entrare perché ci faccia compagnia (Apocalisse 3:20). Egli viene a noi ogniqualvolta lo invitiamo.
Affinché tu sappia.
La conoscenza delle cose di Dio è necessaria per ottenere la salvezza in Cristo Gesù. Purtroppo, il mondo non apprezza l’immensità dei tesori della conoscenza di Gesù (Colossesi 2:3). È beato chi sa le cose divine e le mette in pratica (Giovanni 13:17). In Matteo 22:29 Gesù dice che sbaglia chi non conosce né le Scritture né la potenza di Dio.
Nel caso che dovessi tardare.
Il Signore non abbandona mai chi lo segue e ama con tutto il cuore. Ritardi e difficoltà possono risolversi nella pazienza, nell’umiltà, nella fede, soprattutto nel ricordo dei sacrifici di nostro Signore. Tutto a suo tempo e a suo modo. Senza fretta e impazienza. Dio provvede al nostro benessere spirituale.
Come bisogna comportarsi.
Poniamo l’accento sul verbo “bisogna” qui impiegato da Paolo: nella Chiesa ci si comporta non secondo l’opzione o il desiderio personale, ma secondo i comandamenti divini rivelati dallo Spirito Santo.
Nella casa di Dio.
Quale stupenda affermazione di comunione e amore da parte di Dio! Noi che non eravamo nella sua grazia, ma immersi nei peccati del mondo (Colossesi 1:21; Efesini 2:1-10) – abbiamo (per la sua benevolenza in Cristo verso di noi peccatori, per la nostra fede in Cristo e per la nostra ubbidienza a Cristo) avuto accesso a quella cittadinanza celeste (Filippesi 3:20; 2ª Pietro 1:4), che esige comportamenti del tutto adeguati alla celeste ed unica chiamata (Filippesi 1:27; Efesini 4:5; 2ª Tessalonicesi 2:14). La Chiesa è la famiglia di Dio (1ª Timoteo 3:5; Efesini 2:19).
Che è la Chiesa del Dio vivente.
La Chiesa è il tempio dell’Iddio vivente (2ª Corinzi 6:16; 1ª Corinzi 3:16; Efesini 2:21-22), il corpo dei salvati (Atti degli Apostoli 2:47) che si raccolgono nel nome del Signore Gesù alla gloria del Dio (Efesini 3:21) che vive in eterno (1ª Timoteo 6:16). Facciamo attenzione all’esortazione dello Spirito Santo: «fratelli, badate che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo, che vi allontani dal Dio vivente» (Ebrei 3:12).
Colonna e sostegno della verità.
La verità è la Parola di Dio (Giovanni 17:17; 14:16; 18:37: Efesini 4:21), la fede (Giuda 3), il vangelo di Gesù (Galati 2:14: Efesini 1:13; Colossesi 1:15). La Chiesa, essendo corpo di Cristo, non ha alcuna verità da proporre, ma soltanto la verità che procede dal suo capo, Cristo Parola di Dio (Giovanni 1:1,2,14-18). La Chiesa di Cristo è colonna (greco: stylos) e sostegno (greco: edràioma) della verità nel senso che la verità di Dio è alle sue fondamenta e deve rimanervi inalterata sino alla fine dei tempi: occorre custodire il sacro deposito affidato da Dio ai credenti (1ª Timoteo 6:20; 2ª Timoteo 1:14).
Arrigo Corazza