Se il vero nome di Dio è Geova, perché voi non lo chiamate così? Gesù non ha insegnato a santificare il nome di Dio?
Per il semplice fatto che il nome “Geova”, cavallo di battaglia dei testimoni di Geova, è una invenzione umana.
Premesso che l’argomento deve essere studiato con calma e tempo a disposizione (invitiamo il lettore che fosse interessato a mettersi in contatto con noi per parlarne assieme), informiamo che il nome di Dio, nel Vecchio Testamento (scritto in ebraico) è composto dalle sole consonanti YHWH, e dunque impronunziabile senza le esatte vocali, che neppure gli ebrei conoscono.
Varie ipotesi sono dunque state fatte nel corso dei secoli, e YEHOWAH (in italiano “Geova”) è una di queste, ma indimostrabile. I “testimoni” stessi, nel loro libretto “Ragioniamo facendo uso delle Scritture”, alla voce “Geova” dicono che questa sarebbe una “pronuncia nota e tradizionalmente accettata”. Pur sostenendo che sia l’unica vera e divina, ammettono poi, contraddittoriamente, che si tratta semplicemente di… una tradizione umana!
E’ altamente probabile che Dio non voglia proprio essere “incasellato” in un nome, poiché Egli è l’INFINITO, il PERFETTO, l’onnipotente, l’insondabile Dio. Quando Mosè gli domandò il Suo Nome, Egli rispose: “Io sono colui che sono” (Esodo 3,14). Nel Nuovo Testamento, poi (scritto in greco), Dio viene sempre scritto “THEOS” (che significa appunto Dio) o “KIRIOS” (Signore).
Il nome “Geova” non appare mai, neppure una volta né nel Vecchio né nel Nuovo Testamento e dunque, anche solo limitandoci a quest’ultimo, le centinaia di volte in cui i “testimoni di Geova”, nella loro traduzione, scrivono “Geova” al posto di “Dio”, non fanno altro che creare un vero e proprio falso scientifico e religioso!
E tutto per distinguersi, in qualche modo, dagli altri, illudendo i propri adepti di essere gli unici depositari del vero nome di Dio…
Santificare il nome di Dio, nel linguaggio biblico, significa dare a Dio l’onore, il rispetto e l’amore che Gli sono dovuti. Significa vivere una vita degna di Lui, piena di fede, amore e opere buone.
“Da questo tutti sapranno che siete Miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Giov. 13,34), disse Gesù.
Allo stesso modo, ad esempio, quando Gesù disse: “Dovunque due o tre si radunano nel mio nome Io sarò in mezzo a loro” (Matteo 18,20), ciò significa: dovunque ci sono degli uomini di buona volontà che si uniscono – e formano quindi la Chiesa di Cristo, assemblea di Dio – “nel nome di Gesù”, secondo la Sua autorità, in obbedienza alla Sua Parola, per amore verso di Lui… Egli è con loro. Possiamo dire allora, come disse Pietro: “Non vi è altro nome dato agli uomini (ossia non c’è altra realtà, altra persona) sotto il cielo, nel quale è stabilito che possiamo essere salvati: Gesù Cristo“ (Atti degli Apostoli 4,11-12).
Valerio Marchi